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pelle senza segreti

noi ragazze dobbiamo curarla di più
L’epidermide delle donne è più sottile e fragile, quella degli uomini è più grassa e resistente
.Le differenze tra la pelle degli uomini e quella delle donne è dovuta all’azione degli ormoni. Gli androgeni (quelli maschili) e gli estrogeni (quelli femminili) regolano la vita, il metabolismo e le funzioni delle ghiandole sudoripare e sebacee e influenzano l’attività delle cellule del derma e dell’epidermide.
.Mentre nell’uomo, una volta adulto, la quantità di ormoni rimane costante, nella donna mestruazioni, gravidanza e menopausa provocano dei cambiamenti periodici.
L’epidemide delle donne è più sensibile e entra più spesso a contatto con sostanze (detersivi, cosmetici, nichel usato per la bigiotteria) che possono provocare allergie e irritazioni.
I momenti più critici sono rappresentati dalla fase premestruale, dalla gravidanza e dalla menopausa, quando le variazioni dei livelli ormonali sono più brusche e consistenti.
La pelle degli uomini ha un pH meno acido rispetto a quello femminile. Di conseguenza la quantità di sebo è più elevata e l’epidermide è più idratata.
Inoltre la cute è più spessa e resistente e si ‘segna’ più lentamente, perchè c’è una minore perdita di acqua attraverso la pelle (non si tratta di sudore, ma di liquidi che trasudano senza che ce ne accorgiamo).

proteggila per tempo dagli anni che passano
Vuoi ritardare la comparsa delle prime rughe? Evita di seguire diete troppo drastiche
.La cute delle persone ‘in carne’ invecchia dopo. Infatti, è il tessuto adiposo (grasso) che la sostiene, mentre su un viso asciutto la pelle cade con maggiore facilità.
.I segni del tempo compaiono prima anche in chi ha la pelle secca, perchè quest’ultima è meno idratata e nutrita di quella grassa. La cute arida si difende infatti meno bene perchè ha le squame cornee danneggiate, che lasciano penetrare le sostanze dall’esterno. Ma come invecchiano le donne rispetto agli uomini? Sicuramente prima.
La pelle femminile invecchia più velocemente perchè più sottile e secca.
Il fumo non consente ai tessuti di ossigenarsi e li rende sclerotici.
A una certa età si manifesta la cheratosi senile: si tratta di macchie scure che si ispessiscono e diventano ruvide col tempo. Nella donna il rapido aumento di queste chiazze avviene intorno ai 55 anni.
La presenza di una maggiore quantità di sebo agisce da fattore protettivo contro l’invecchiamento.
Un maggiore impegno muscolare (gli uomini fanno più sport delle donne) mantiene più tonica la pelle.
Le macchie si manifestano negli uomini più precocemente (dopo i 45 anni). La causa? Un maggiore spessore dello strato corneo.

un bel peeling ogni tanto la fa respirare
Elimina le cellule morte e aiuta le cellule a rinnovarsi più rapidamente
.La pulizia è fondamentale per la salute e la bellezza della pelle. Deve essere accurata, soprattutto la sera. Non andare a letto senza prima esserti struccata e aver eliminato tutte le impurità ‘raccolte’ durante la giornata.
.Per mantenere compatto lo strato corneo (formato da cellule unite da grassi chiamati ceramidi) vanno benissimo i peeling, che eliminano le cellule morte e favoriscono il ricambio cellulare. Per il film idrolipidico sono indicate le creme a base di fosfolipidi e fitoestrogeni che lasciano la pelle più soda.
Se hai la pelle spessa e grassa, usa latte detergente e tonico. Quest’ultimo scioglie i residui di sebo rimasti sulla cute dopo l’uso del latte. Altrimenti basta un risciacquo con acqua tiepida. Se la pelle è sensibile preferisci i detergenti senza risciacquo. In ogni caso, non usare saponi aggressivi (ricchi di tensioattivi), che possono danneggiare il film idrolipico e lo strato corneo della pelle.
Scegli i gel per la pulizia a base di tensioattivi anionici (carichi di ioni negativi), da risciacquare.
Tieni presente che il rasoio elettrico è più ‘traumatico’ della lametta. E se hai la pelle sensibile scegli una schiuma da barba ricca di sostanze emollienti e idratanti, come l’allantoina. Preferisci poi le lozioni da barba che contengono alcol, perchè disinfettano la pelle.

e se la trascuri… reagisce così
Alcuni disturbi colpiscono più le donne, altre gli uomini. Ecco le malattie della pelle più diffuse e come curarle
Lei
– Vitiligine: è caratterizzata da chiazze più chiare, dovute alla depigmentazione della pelle. Le cure più recenti (valide nel 30% dei casi) utilizzano raggi ultravioletti, che stimolano i melanociti.
– Dermatiti (eczemi) da contatto: colpiscono di preferenza le mani, perché la cute è più sensibile e poi perché viene a contatto con detersivi e altre sostanze. Si cura con cortisonici (sotto controllo medico) in crema, emulsione, lozione, pomata.
– Micosi (candida): interessa le grandi pieghe (inguinali, genitali) e si cura per via cìgenerale (terapia sistemica) o locale (terapia topica).
– Acne: si può curare anche con terapie ormonali (pillola anticoncezionale) che fermano l’eventuale eccesso di ormoni androgeni (maschili).
– Psoriasi: si manifesta con chiazze rosse ricoperte da squame biancastre. Le cure non sono definitive e si basano sull’uso di derivati della vitamina D (calcipotriolo).
– Couperose: colpisce la pelle sottile e sensibile, che si arrossa. Per la cura sono utili i trattamenti con sostanze che irrobustiscono i vasi capillari.
Lui
– Alopecia androgenetica: è la calvizie maschile (defluvium seborroico o androgenetico). Le cure sono a base di lozioni o farmaci che devono essere sempre consigliati dal dermatologo.
– Acne: è dovuta all’infiammazione dei follicoli pilo-sebacei. Il periodo più critico è dai 13 ai 17 anni. La situazione migliora dopo i 20 anni, ma in alcuni casi può perdurare anche fino ai 30-40. Si manifesta con comedoni (piccoli tappi nerastri o giallastri) che occludono le ghiandole sebacee, con noduli e cisti. Nell’uomo l’acne è piu seria perché la secrezione sebacea aumenta sotto l’influsso degli androgeni. Inoltre, la pelle è più spessa ed è più facile che il sebo ristagni. Le cure sono a base di antibiotici, retinoidi, isotretinoina (un derivato acido della vitamina A), antisettici, acido azelaico e gel a base di fosfolipidi, da usare come maschera.
– Micosi: non sono le ciassiche macchiette bianche sul dorso (pitiriasi versicolor), ma anche la tigna del cuoio capelluto, la tigna pedis (o piede d’atleta) e le onicomicosi che colpiscono le unghie. Si curano con antimicotici in compresse o crema.

Un organo complesso
Respira e reagisce agli stimoli esterni. Ed è in grado di segnalare malesseri e disagi
La pelle è formata da tre strati:
– Epidermide: E’ il più superficiale, composto da uno strato di cellule (cheratinociti) che vengono sostituite in un interrotto ricambio man mano che si sfaldano. Il tutto nell’arco di 25 giorni circa, e per l’intero corso dell’esistenza. I cheratinociti formano lo strato corneo, la cui integrità è fondamentale per quella del corpo: basta un piccolo graffio, infatti, per violare l’impenetrabilità della barriera.
– Derma E’ lo strato medio, dove si trovano capillari, terminazioni nervose, ghiandole sudoripare e sebacee, papille pilifere.
– Ipoderma E il più profondo, composto da grasso.
La pelle è ricoperta da una membrana sottilissima prodotta dall’epidermide stessa: il film idrolipidico, una pellicola naturalmente acida, formata da molecole di acqua e grassi che la proteggono e la mantengono idratata e sterilizzata (l’acqua proviene dal sudore e i grassi dalla secrezione di sebo, lubrificante naturale fabbricato dalle ghiandole sebacee).

Il check-up dal dermatologo
Per avere consigli personalizzati fai periodicamente un controllo
.Vuoi conoscere meglio la tua pelle e sapere come mantenerla sana e bella? Fai un check-up. Dal dermatologo, naturalmente, che osserva la pelle, prima a occhio nudo poi con degli strumenti che gli permettono di valutare parametri quali lo stato di idratazione (con il corneometro), la quantità di sebo prodotta (sebometro), il grado di acidità (il piaccametro), il grado di elasticità e di turgore (elastometro). Grazie al videodermatoscopio, un microscopio appoggiato sulla cute e collegato a una telecamera, è possibile proiettare l’immagine ingrandita della pelle e memorizzarla su un computer. Potrai conoscere lo stato dei capillari, della melanina, delle cellule. Il check-up dura 15 minuti e costa 300.000 lire circa. In base al tuo tipo di pelle il dermatologo ti consiglierà i prodotti più adatti.
.Il check-up ti rivela le caratteristiche della pelle. Ecco le tipologie principali.
Secca Per mancanza d’acqua (disidratata) o per scarsa produzione di sebo. Ha un aspetto avvizzito, è sottile, facile alle screpolature. E’ fragile e sensibile agli agenti esterni. Sottile e delicata, si arrossa con facilità.
Grassa Ha costantemente un aspetto lucido ed è untuosa al tatto. E’ particolarmente sensibile alle infezioni e spesso asfittica (specie negli adolescenti): per questo è predisposta all’acne.
Mista Sul viso ci sono zone grasse (intorno a naso, fronte, mento, dove c’è maggior presenza di ghiandole sebacee) e altre secche (guance, contorno del visO e degli occhi, dove il numero delle ghiandole è minore).
Ipersensibile Si manifesta in genere con arrossamenti e dilatazione dei capillari sotto l’epidermide (le teleangectasie), che formano una fitta rete rosso-violacea sulle guance. Colpisce soprattutto le persone emotive, che soffrono di fragilità capillare.

Creme: attenta alla scadenza
Butta via i prodotti vecchi e chiudi sempre bene i vasetti
.La crema è la tua alleata quotidiana e va usata al mattino e alla sera sulla pelle ben pulita, massaggiando bene. Ecco come devi conservarla perchè non perda la sua efficacia.
.Tienila al buio, a temperatura ambiente e lontano dalle fonti di calore.
.Se è sigillata può durare anche 3-5 anni.
.Una volta aperto il vasetto, la crema è esposta alla contaminazione atmosferica e va usata nel giro di poco tempo.
.Ecco i segnali che ti indicano che il prodotto è scaduto: cambia colore, la crema non è più compatta, si separa la parte liquida da quella grassa.
.Tra i cosmetici, quelli che durano meno sono i solari. Se sono sigillati puoi conservarli 1-2 anni. Se però a fine stagione non li hai finiti buttali e comprane di nuovi l’anno seguente.

Nei? Un vezzo da tenere sotto controllo
Prima di correre dal medico ecco un facile test fai da te
.Nei? Un vezzo da tenere sotto controllo. Sopra il labbro, sul décolleté, sul naso, sul mento: sono piccole armi di seduzione. Ma non solo. Di colore scuro e di forma piana o in rilievo, quelle macchioline, grandi o piccole, che abbiamo un po’ tutti sono soprattutto un’anomalia della pelle. Se rimangono uguali nel tempo non creano problemi.
.Le cose cambiano quando, magari improvvisamente, mutano di colore o di forma. Ci potrebbe essere il segnale di un problema più importante e preoccupante: il melanoma. Si tratta di un tumore maligno che è possibile, però, curare. A patto di riconoscerlo in tempo. Ecco perchè è consigliabile tenere sotto controllo i nei e, almeno una volta l’anno, farli vedere al dermatologo. Ma anche tu puoi individuare gli eventuali mutamenti sospetti. Basta seguire la regola dell’ A, B, C, D, E (qui sotto) e far controllare il neo in caso di:
~ Asimmetria Cambia la forma.
~ Bordi Diventa irregolare e frastagliato
~ Colore Diventa più scuro, con zone più o meno pigmentate
~ Dimensione Si allarga, uniformemente o solo da un lato, sino a superare i 6 mm
~ Evoluzione Modifica l’aspetto iniziale
~ Emorragia Sanguina anche senza avere subito traumi.

CONSULENZA DI ANTONINO DI PIETRO, specialista in dermatologia e venerologia; ADELE SPARAVIGNA, dermatologa, direttore Istituto di Ricerche Cliniche e Bioingegneria Derming di Monza

redazione

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