Che si può cancellare ricorrendo alla crioterapia di nuova generazione, usata peraltro anche per trattare lesioni cutanee come quelle provocate da cheratosi seborroica, cheratosi attinica, verruche o molluschi contagiosi. Si chiama Soft freeze e sfrutta l’azione combinata di una miscela gassosa (etere dimetilico e propano) che, a temperature da freezer (- 55°), vaporizza in modo delicato i tessuti interessati rendendo omogenea la zona trattata. E con basso rischio di effetti collaterali; (residui di macchie, cicatrici).
Miscela sottozero Approvata dalla Food and drugs administration americana, l’ente che controlla i cibi e i farmaci, la tecnica consiste nello spruzzare una piccola quantità di miscela refrigerante (in bomboletta) sull’apposito applicatore (cotton fioc) che viene quindi appoggiato sulla parte di viso o mani da trattare. Evaporando, la miscela raggiunge immediatamente la temperatura di – 55° e congela l’area
che in pochi secondi diventa bianca. Non causa nessun dolore, solo formicolio e/o prurito e talvolta una sensazione di puntura che scompare in poco tempo. La pelle dopo pochi minuti perde il colore biancastro e nelle ore successive compare un eritema anch’esso di breve durata. Si è presentabili subito e, tempo 3 settimane, l’epidermide si rigenera recuperando il suo colore naturale.
Avvertenze: niente sole per almeno un mese dopo il trattamento. Poi, meglio proteggere la zona con creme a schermo totale.
Sedute e costi Può bastare una sola seduta (circa 250 euro) ma il trattamento, nel caso le macchie si riformino, si può ripetere a distanza di un anno circa.
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
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