Prof. Dr. Antonino Di Pietro

E si è rivelata una scelta ottima perché qui a Ischia, a Lacco Ameno, negli stabilimenti termali, ho trovato anche il famoso ritocchino. Bisturi? No, grazie: Dermatologia Plastica Termale. Piacevole, soft, indolore. Mentre mi depositano sul viso un cataplasma al fango, Antonino Di Pietro, specialista in dermatologia plastica e sponsor del suo abbinamento con il termalismo, mi fornisce alcune informazioni.

In particolare, come si possono ottenere risultati davvero sorprendenti sulla pelle sfruttando la sinergia tra le proprietà dei fanghi (molto ricchi, qui ai piedi del Vesuvio, di sali minerali e sostanze biostimolanti) e le tecniche della dermatologia plastica. La maschera che ho sul viso produce un effetto peeling. cioè una vera esfoliazione dello strato superficiale della pelle, che dovrebbe, trattata e massaggiata con creme adatte, regalarmi un aspetto più giovane e levigato.

E la sera, sulla terrazza, mozzarella e vino bianco
Vedremo. Intanto, trascorsi venti minuti, mi spruzzano sul viso una doccia filiforme di acqua termale nebulizzata, una vera sferzata di energia. Mi guardo allo specchio: non male, sembro una bimba tutta rosea e levigata. E per quei rotolini di grasso accumulati sui fianchi? Una liposuzione? Errore: applicazione di fanghi freddi salsobromodoici e sulfurei che stimolano il microcircolo e sciolgono la cellulite. Certo ci vogliono più trattamenti e dovrei fermarmi qualche giorno.

La sera. mentre mi godo il tramonto dalla terrazza dell’albergo, arriva l’aperitivo. Mozzarellina e un calice di vino bianco ischitano. Non dovrei? Peccato di gola? Il cameriere mi convince subito del contrario: «Ma quale peccato, signò, come si fa a restare giovani senza buon cibo, sole e un pizzico di allegria?».
E poi, per i rotolini, non ci sono i fanghi?