Prof. Dr. Antonino Di Pietro

Cambiare completamente i lineamenti, trasformarsi in un’altra donna, per inseguire un sogno. Come ha fatto Jocelyne Wildenstein, che è diventata la donna gatto. Ma la chirurgia plastica estrema è rischiosa e non sempre è possibile fare marcia indietro e tornare come prima.

Seno. Piccole di statura, torace stretto, seno prima misura: «Alcune donne chiedono egualmente una quinta, ma può considerarsi un intervento estremo, perché il fisico non sopporta protesi così grandi. Inoltre, il seno può ritornare piccolo, se lo si vuole, ma le cicatrici sono molto visibili.

Glutei. Si può intervenire sui glutei, con protesi. Magari, per avere un sedere alla brasiliana. Attenzione, però, se si cambia idea e si toglie la protesi: «Il gluteo si sgonfia e appare peggiore di come era prima.

Corpo. Il miraggio è il fisico asciutto di una modella, a costo di non avere più forme. «In Usa lo chiamano total body liposculpture». «Ma le “curve tolte” raramente tornano». Molte donne si mostrano, però, più interessate a interventi al volto. Il dermatologo Antonino Di Pietro chiarisce quali sono le possibili conseguenze.

Occhi. «È molto richiesto l’occhio all’insù alla Sofia Loren» «Ma il rischio è avere uno sguardo che sembra perennemente spaventato. Inoltre, se si cambia idea, è possibile “riaggiustare” l’occhio solo in parte».

Pelle. Un viso da bambina, senza rughe: si ottiene con peeling chimici profondi o laser invasivi. «Il risultato è una pelle che sembra un foglio di domopack».

Bocca. Se si desidera una bocca africana, richiedete iniezioni di acido ialuronico e mai di silicone e metacrilati: «Se nel primo periodo le labbra sono turgide, dopo sei anni lievitano come il pane».

Zigomi. “piacciono molto gli zigomi alla brasiliana”, conclude Di Pietro. “Si utilizzano le protesi, ma è sufficiente dimagrire un po’ e il viso finisce per essere sproporzionato».

10 DOMANDE PRIMA DI INTERVENIRE

Una volta presa la decisione di rivolgersi al chirurgo plastico è necessario avere le idee ben chiare. Lo specialista Antonino Di Pietro sottolinea 10 aspetti che, dopo aver consultato il proprio medico, occorre chiarire al primo incontro con il chirurgo.

Spiegare con precisione quale sia il proprio obiettivo e chiedere se sia possibile raggiungerlo. Come, per esempio, il seno da adolescente, il naso alla Brigitte Bardot o eliminare le guance da “bulldog”.
Conoscere la durata dell’intervento per capire se il medico ha minimizzato l’operazione, facendola passare per “una sciocchezza”.
Sapere in anticipo la durata del decorso postoperatorio per riorganizzare la propria vita.
Domandare se vi saranno gonfiori, dolori o arrossamenti. In modo da evitare il timore che l’operazione non sia riuscita e si rimarrà “deturpati” per sempre.
Chiedere quanto dureranno gli effetti di un intervento chirurgico (molti pazienti pensano che dureranno per tutta la vita) e decidere se ne valga davvero la pena.
Informarsi sui costi reali dell’operazione, incluse le medicazioni ed eventuali ritocchi se l’intervento non è stato perfetto.
Pretendere che ci sia un anestesista, in caso di eventuali problemi e sia necessaria la rianimazione. O in caso di un collasso, dovuto alla tensione.
Accertarsi che il medico sia specialista in chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica.
Controllare che il chirurgo prescriva analisi mediche e i test cardiologici e per le allergie per verificare se sussistano le condizioni di salute ideali per l’intervento.
Chiedere al momento della visita il foglio di “consenso informato”, nel quale sono elencati i rischi legati all’intervento. Il medico è obbligato a consegnarlo al paziente.