Dieci anni di meno: è la sfida lanciata attraverso le campagne pubblicitarie dalle più importanti case cosmetiche internazionali. Il termine antiaging è entrato nel gergo comune e la corsa verso l’eterna giovinezza non risparmia nessuno. Variano, se mai, le aspettative e le tecniche per conseguirla. Umberto Scapagnini, medico di Silvio Berlusconi, ad esempio, punta molto sull’alimentazione. E racconta del villaggio di Ocamba in Ecuador dove vive il maggior numero di centenari al mondo. E dove, in compagnia del figlio, ha scoperto una pianta, il palosanto, ricca di antiossidanti e di stimolanti per la dopamina cerebrale. E racconta di un pomodoro delle Galapagos che contiene mille volte la quantità di licopene presente nei pomodori di Pachino. Il prof. Luc Montagnier, noto immunologo e altri scienziati esperti di malattie legate allo stress ossidativi e all’invecchiamento del sistema immunitario quali il prof. Mark Weksler, geriatra della Weill Cornell University di New York ed Eliezer Rachmilewitz, ematologo al Wolson Medical Center in Israele lo scorso ottobre si sono incontrati in un simposio a Milano dedicato al tema: “Stress ossidativi e medicina preventiva”. I dati emersi suggeriscono che la prevenzione dovrebbe iniziare già intorno ai 40, 50 anni “possiamo agire su più fronti” ha detto Luc Montagnier “ma la vera sfida è potenziare i sistemi biologici di controllo dello stress ossidativi e dell’eccesso di radicali liberi. Solo così potremo iniziare a rallentare l’invecchiamento e raggiungere, anche da anziani, una qualità di vita accettabile. La chiave di volta, a suo avviso, sta nella scienza della nutrizione e in particolare nelle virtù di un frutto, la papaya.
D: Le rughe, dunque, si possono riempire con i cosmetici? È davvero tramontata la moda dei filler, dottor Di Pietro?
R: Assolutamente no. Diciamo piuttosto che è cresciuto lo stato di attenzione sulle materie da utilizzare perché i filler sono sostanze di riempimento (silicone, metacrilato), che con il tempo possono creare granulomi da corpo estraneo che deturpano il viso, modificando e alterando i lineamenti, infatti non essendo perfettamente assorbite, spesso si spostano dalla sede in cui erano state originariamente iniettate, determinando effetti negativi come labbra a canotto e zigomi a palla di ping-pong. Per questo l’ISPLAD, Società di Dermatologia Plastica Estetica ed Oncologica, ha istituito l’Osservatorio Termoplastico cioè un registro nazionale per il monitoraggio degli effetti collaterali delle terapie estetiche a disposizione sia dei cittadini sia degli specialisti che, attraverso lo studio dei casi, possono conoscere ed evitare terapie che l’esperienza clinica boccia proprio a causa di effetti indesiderati.
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