A seconda se sia fredda o calda, la temperatura dell’acqua del bagno produce effetti diversi sulla pelle. La regolazione dipende quindi dal risultato che si vuole ottenere. La temperatura ideale resta quella tiepida, sui 36-37 gradi, la stessa che caratterizza il corpo. Sono in ogni caso da evitare gli eccessi.
Per non seccare la pelle occorre non prolungare la durata del bagno per più di 20 minuti
Una temperatura troppo gelida può determinare un piccolo shock all’organismo. L’acqua fresca è invece in grado di offrire una sferzata di tonicità e vigore.
L’acqua del bagno deve essere calda se si desidera, favorire il rilassamento muscolare ma è necessario che non sia mai bollente. Una temperatura eccessiva tende infatti a disidratare e seccare la cute, rischiando di eliminare il film idrolipidico, ossia la pellicola composta da acqua e da grasso che protegge la pelle dalle aggressioni esterne. L’acqua troppo calda è inoltre sconsigliabile a chi soffre di varici, cellulite e ha problemi di capillari.
Per evitare che la cute si disidrati è necessario non prolungare la durata del bagno per più di 20 minuti. È infine consigliabile massaggiare la pelle con una spugna di luffa o con un guanto di crine che permettono di eliminare le cellule morte – causa di cute opaca e spenta – riattivando al tempo stesso la circolazione. In tal modo, la pelle riceve più ossigeno e nutrimento, mantenendosi morbida, luminosa e tonica.
Mi piace fare lunghe docce con acqua quasi bollente. È una abitudine che fa bene alla pelle o è sbagliata?
Pur offrendo una sensazione di apparente benessere, l’abitudine di fare docce lunghe e con acqua molto calda è dannosa per la pelle. Infatti il calore eccessivo e l’umidità prolungata tendono a fare disidratare la pelle e a seccarla, Le consiglio di optare per docce con acqua tiepida, con una temperatura massima di 36 o 37 gradi, cioè la stessa del corpo; come buona abitudine, le suggerisco anche di terminare la doccia usando acqua a temperatura più bassa. Questa “sferzata” è utile per la pelle perché, dopo che i vasi capillari si sono dilatati per effetto del calore, con l’acqua più fredda essi tendono a richiudersi, mettendo in atto una sorta di ginnastica vascolare.
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