Questo tipo di insetto, simile alle vespe ma di dimensioni più grandi, può attaccare per diverse volte le proprie vittime, perché a differenza dell’ape non perde il pungiglione. Cosa fare nell’eventualità ci si imbatta in un brutto incontro di questo genere?
Per prima cosa, bisogna precisare che le punture di calabrone non sono molto più velenose rispetto a quelle di api e vespe, ma sono solitamente più dolorose e non sono mai da sottovalutare, per evitare eventuali reazioni allergiche.
Quando si viene punti da un calabrone occorre innanzitutto disinfettare in maniera accurata la cute e, se il pungiglione è rimasto conficcato, toglierlo, sollevandolo o utilizzando un ago sterilizzato. E’ poi consigliabile applicare del ghiaccio o far scorrere acqua fredda sopra e intorno alla puntura per alleviare il dolore e ostacolare i processi infiammatori. Il prurito può essere invece placato con una pomata cortisonica.
Nel caso in cui le punture siano numerose, si possono manifestare sintomi di carattere generale come vomito, mal di testa, diarrea e febbre. Nelle persone più sensibili e allergiche le reazioni possono invece essere decisamente più gravi, partendo da difficoltà respiratoria fino a shock anafilattico. Nelle situazioni più gravi, che contemplano anche l’angioedema, ossia la comparsa di gonfiore tra cui quello al viso, occorre rivolgersi immediatamente al pronto soccorso.
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…
Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…
Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…
Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…
Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…