Con Alessandro Pellizzari di Starbene abbiamo parlato di acne e dei suoi trattamenti a tutte le età. Si perché, durante la pandemia, anche a causa dell’uso prolungato della mascherina e dei momenti di forte stress, l’acne si è ripresentata anche negli adulti. Scopriamo quali sono le cause dietro questo disturbo cutaneo.
L’uso prolungato della mascherina, ha effettivamente favorito lo sviluppo di acne e follicoliti. Si tratta ovviamente di infiammazioni lievi e al primo stadio, ma che devono essere trattate quanto prima per evitare che la situazione diventi più grave. La mascherina infatti, se tenuta senza pause per tante ore crea un microclima caldo e umido che indebolisce lo strato corneo della pelle, favorendo l’ingresso di germi. Ma questo da solo non basta: spesso la mascherina che portiamo non è stata correttamente pulita o si è contaminata a causa di alcuni gesti come toccarne l’interno con le mani sporche appoggiarla su superfici non disinfettate o tenerla in tasca.
Oltre all’acne da mascherina che sta recentemente interessando molti adulti, esiste una particolare forma di questo disturbo che viene riconosciuta come acne tardiva. Si tratta di un’infiammazione che dipende solitamente da fattori ormonali, nelle donne può comparire con la menopausa, ma anche dallo stress (gli androgeni aumentano proprio in questi casi).
Il consiglio è consultare un dermatologo per individuare il trattamento più adatto, che associ a un’azione seboriequilibrante anche un rigenerante e antiaging. In alcuni casi, possono essere sufficienti le creme antibatteriche con complessi quali Alusil o gli integratori seboregolatori prescritti dallo specialista e periodiche maschere all’argilla verde, arricchite da antibatterici naturali.
Il trattamento Dermoneed può essere un’ottima soluzione in caso di acne tardiva. Questa terapia sfrutta la luce blu in combinazione con la tecnologia rigenerante del complesso Fospidina, per attenuare l’acne e i suoi sintomi. La seduta è totalmente indolore e consigliata tutto l’anno.
L’isotretinoina per bocca è molto efficace, ma per i suoi effetti collaterali (pelle secca, rischio di teratogenicità per le donne) si riserva ai casi più complessi e le forme più aggressive di acne. Quando si prescrive una terapia del genere per il trattamento dell’acne è importante affiancare prodotti idratanti, ideali per mantenere la pelle rigenerata. La fospidina è un complesso che può essere di supporto e che aiuta anche a prevenire eventuali e possibili cicatrici da acne.
L’acne può essere trattata con diverse soluzioni in base all’intensità con cui si manifesta. Abbiamo già anticipato, la terapia Dermoneed che sfrutta il potere della luce per un’azione seboriequilibrante. Queste sedute sono consigliate soprattutto per le fasi iniziali dell’acne. Anche il peeling dermatologico può essere utile quando l’acne è ancora nella fase di sviluppo. Ottimi risultati per la cura dell’acne si ottengono anche con la terapia biofotonica Kleresca che abbina l’azione di una lampada Led a un gel fotoconvertitore.
Leggi l’approfondimento su Starbene
Proprio come accade con il resto del nostro organismo, anche la pelle ha delle necessità…
L’Italia è uno dei Paesi al mondo in cui si ricorre maggiormente all'iniezione di filler.…
Tra alti e bassi, quella dei tatuaggi è una moda che non cessa di esistere,…
Non tutti lo sanno ma le unghie sono un vero e proprio specchio della nostra…
Al rientro dalle vacanze estive, complice la ripresa della abituale routine quotidiana, il viso può…
Videocall, esposizione costante alla luce blu dei monitor, stanchezza e insonnia provocate dall’uso continuo dei…