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Lingua pallida: è anemia?

Lingua pallida: è anemia?

Da qualche settimana la mia lingua è molto pallida, soprattutto sui bordi. Secondo lei ho qualche problema di salute?
Susy

Non potendola visitare di persona, le consiglio caldamente di rivolgersi al suo medico, che con ogni probabilità le suggerirà di sottoporsi a un esame del sangue. Infatti la lingua pallida può essere il segnale di una anemia, cioè di una carenza di emoglobina, una proteina presente nei globuli rossi che è responsabile del trasporto dell’ossigeno nell’organismo. La forma più tipica di anemia è legata a una bassa quantità di ferro e, nella maggior parte dei casi, può essere risolta aumentando il consumo di cibi che sono ricchi di questo minerale, come carne rossa e legumi. In alcuni casi, invece, si può intervenire con l’assunzione integratori, ma esclusivamente sotto consiglio medico.


Quando la lingua non ha un aspetto sano


Couperose: luce pulsata o laser

Ho diverse venuzze rossastre sul viso perché soffro di couperose. Che cosa mi consiglia per migliorare la situazione?
Giselle

Per quanto riguarda i trattamenti per intervenire sulle venuzze visibili caratteristiche della couperose, che in termini medici si definiscono “teleangectasie”, si può ricorrere a sedute di luce pulsata o di laser, secondo il caso specifico. Inoltre per migliorare il disturbo è utile seguire una serie di buone abitudini nella vita di tutti i giorni. Perciò le consiglio di evitare gli sbalzi di temperatura e l’esposizione diretta alle fonti di calore Le suggerisco poi di consumare cibi capaci di garantire una azione protettiva nei confronti dei vasi sanguigni superficiali, come i frutti di bosco, gli agrumi e i kiwi. Restando in tema di alimentazione, le consiglio di non mangiare cibi piccanti, poiché favoriscono la vasodilatazione. Per lo stesso motivo le suggerisco di evitare le bevande alcoliche Infine le consiglio di proteggere la pelle del viso applicando prodotti idratanti e nutrienti, a base di principi attivi come la vitamina C, l’acido ialuronico, i fospolipidi, la glucosamina e la fospidina.

Allergie della pelle: il patch test è doloroso?

Soffro di allergie della pelle. Il dermatologo mi ha riferito che mi sottoporrà a un patch test. Ho un po’ paura: è un esame doloroso?
Giovanna

No, il patch test non provoca dolore. Si tratta di un esame che è eseguito direttamente sulla pelle e attraverso il quale è possibile identificare le sostanze che scatenano l’allergia, che da un punto di vista medico sono definite “allergeni”. Per svolgere il test si applicano sulla pelle cerotti speciali dotati di cellette che contengono piccole quantità delle sostanze ritenute responsabili del fenomeno allergico. I cerotti sono rimossi dopo quarantotto o settantadue ore e il dermatologo può così verificare il risultato dell’esame, individuando gli allergeni e prescrivendo il trattamento del caso.

Prof. Antonino Di Pietro

Dermatologo Plastico a Milano - Fondatore e Direttore Istituto Dermoclinico Vita Cutis

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